Pillole di Design

Un insegnamento dal 2020: stare bene a casa

Da quasi un anno la nostra vita è cambiata. Sono trascorsi circa dodici mesi da quel fatidico 9 marzo 2020 che ha stravolto la nostra quotidianità, costringendoci a restare a casa. Rimanere confinati all’interno delle mura domestiche per un periodo così lungo, salvo rari sprazzi di libertà, ci ha costretti a entrare in contatto con noi stessi, a capire i nostri bisogni, i valori che ci guidano e a recuperare il rapporto con la nostra casa. E tutto questo ci ha fatto comprendere quanto fosse importante non solo stare a casa ma, soprattutto, “stare bene a casa”.

Che cos’è il benessere

In tempi come questi la casa è diventata davvero il nostro spazio vitale ed è il luogo in cui possiamo trovare la strada per il benessere.

Ma che significato diamo al termine benessere in una società frenetica come quella attuale? Affrontiamo quotidianamente sfide che ci costringono a elevati livelli di energia e tutto questo, nel tempo, può condurre a situazioni di esaurimento fisico e mentale. Il benessere non è una condizione contraddistinta semplicemente dall’assenza di malattia: il ben-essere è stare bene dal punto di vista fisico, mentale e sociale. Consiste nel ristabilire, quindi, l’equilibrio tra mente e corpo, abbandonando le tensioni accumulate nel corso della giornata, riposando e rigenerandosi. 

 

Benessere fisico e benessere mentale

L’essere umano è un’entità di mente e corpo. Per stare in una condizione di ben-essere, dobbiamo mantenere un equilibrio tra livello fisico e mentale. Sappiamo come prenderci cura del corpo: idratazione, alimentazione, attività fisica, riposo. Cosa significa, invece, prendersi cura della mente? Vuol dire vivere in un ambiente tranquillo, evitando di sentirci costantemente in ansia ed eliminando tutte quelle pressioni che influenzano negativamente il nostro stato emotivo.

 

Come stare bene a casa propria

La ricerca del ben-essere inizia all’interno degli ambienti che viviamo. Non consideriamo la casa un’ambiente semplicemente da occupare, bensì una casa-nido. Dopo aver trascorso una giornata frenetica, fatta d’incontri, richieste, conversazioni, riunioni, tornare nella nostra casa-nido significa ritrovare un punto di riferimento, uno spazio che ci permette di rientrare in contatto con noi stessi, con le nostre esigenze, pensieri ed emozioni.

 

Spazio fisico e spazio mentale

Ti è mai capitato di entrare in un luogo e percepire immediatamente un cambiamento, positivo o negativo, del tuo stato d’animo, del tuo umore? Questo avviene perché lo spazio fisico intorno a noi condiziona la nostra mente. La distribuzione delle stanze, i flussi di movimento, i colori, gli oggetti, i materiali, smuovono le nostre emozioni. L’equilibrio mente-corpo, e quindi la sensazione di ben-essere, si raggiunge nel momento in cui c’è armonia tra le parti, quando l’ambiente che viviamo corrisponde alle nostre esigenze pratiche e psicologiche.

 

Educare al benessere domestico

Il mio approccio all’interior design coniuga architettura e psicologia. Per questo motivo uno dei miei principali obiettivi consiste, proprio, nell’educare al ben-essere i miei clienti. In che modo?

  1. Condividendo con loro il concetto di casa-nido
  2. Catturando la loro “essenza” per poterla racchiudere nella casa
  3. Identificando uno stile di riferimento da rendere poi più personale

Il ben-essere domestico non è, quindi, un concetto astratto ed utopico. È qualcosa a cui si può tendere (e raggiungere) con concretezza, seguendo i giusti consigli.

 

Esercizio
Ti propongo un esercizio:  fai un tour della tua casa munito di carta e penna. Individua tutto quello che ti trasmette sensazioni positive e tutto ciò che, al contrario, incide negativamente sul tuo umore. Queste ultime saranno le cose su cui intervenire.

 

Ti ho incuriosito? Se ti piacerebbe capire meglio in che modo svolgo il mio lavoro, scopri qualcosa in più su di me. 

 

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