Negli ultimi anni, la progettazione delle abitazioni ha subito molti cambiamenti. Oggi è la parola “versatilità” che, meglio di tante altre, riesce a soddisfare due nuove importanti esigenze: la prima è soddisfare, in modo flessibile, le esigenze delle nuove famiglie allargate; la seconda è rendere la casa non solo uno spazio abitativo ma anche un luogo di lavoro.
La richiesta per molti è quindi quella di uscire dagli standard tradizionali dell’idea di casa e dagli schemi spaziali determinati dalle convenzioni sociali di fine 800 e 900. La casa deve in un certo senso rispecchiare la frammentazione della vita e, quindi, adeguarsi alle variazioni del nucleo familiare o alle nuove esigenze lavorative. Tutto ciò conduce verso la scelta di spazi più aperti e versatili, con soluzioni multifunzione che possano adattarsi alle trasformazioni che necessariamente lo scorrere del tempo comporta.
Altra recente tendenza è quella di rendere alcuni spazi della casa “professionali”, in modo particolare cucina e stanza da bagno. La celebrità di alcuni chef e il successo di molte trasmissioni televisive legate alla preparazione dei cibi, hanno generato in molti il sogno di una cucina dotata di attrezzature e finiture di tipo professionale, oltre alla percezione del ristorante e di conseguenza la cucina, come principale luogo di socializzazione.
Stessa cosa vale per la stanza da bagno che sempre più deve unire il lusso di una stanza di albergo a 5 stelle e il relax tipico dei centri benessere.
Accanto a questi cambiamenti ci sono tuttavia alcune principi che restano ben saldi, e cioè il concetto di “casa nido“. Per gran parte di noi la casa resta il luogo dove fare ritorno. La nostra casa è la custode dei nostri ricordi, delle persone e delle cose care: è il nostro punto di riferimento. Anche se siamo totalmente immersi nella cultura della globalizzazione, della fluidità e del movimento continuo, il concetto di casa resta sempre importante. Oltre ad essere il nostro nido, il nostro approdo sicuro, lo spazio domestico ci permette di esprimere al meglio chi siamo attraverso le scelte progettuali, gli arredi, le decorazioni, i colori.
Come afferma Oliver James (psicoterapeuta anglosassone): “Il senso della casa si sviluppa partendo dalle nostre prime esperienze e ci accompagna per tutto il resto della vita, influenzando l’autostima e offrendoci la base sulla quale impostiamo le relazioni con il resto del mondo”.